Esso consiste nell’includere al film di cromato particelle capaci di bloccare l’aggressione chimica (per esempio il cloruro di sodio) ed a liberare per scambio un cromato inibitore.
Nel momento dell’aggressione dello zinco da parte di cloruri o anioni acidi in generale, questi inibitori neutralizzano ,coadiuvati dai polisilicidi, l’azione corrosiva.
L’applicazione avviene mediante immersione questo nuovo strato garantisce le seguenti caratteristiche:
• ottima resistenza alla corrosione.
• ottima resistenza all’abrasione ed allo sfregamento.
Oltre al sistema organo-minerale citato, vengono anche utilizzati altri sistemi sigillanti.
i più comunemente usati sono:
• film a base di poliacrilati (elettricamente isolanti).
• film a base di silicati.
Il rivestimento organico-minerale cromatante implica la presenza di:
• Polisilicidi infinitamente piccoli (del diametro inferiore ad un centesimo di micron) che preservano e rinforzano le funzioni protettive dello strato.
• Polimeri organici che assicurano la coesione del rivestimento ed inoltre gli conferiscono un basso coefficiente d’attrito.
• Inibitori alla corrosione dello zinco fissati dai polisilicidi.
Questo sistema e’ permeabile, mobile, resistente al calore ed inoltre vanno segnalate le sue proprietà autocicatrizzanti conferite dalla plasticita’ dello strato finale e dalla mobilità delle particelle attive che esso contiene.